loading...

Tikva

Tikva del 04 marzo 2023

Bentrovati a questo appuntamento con Tikva, gli intrecci della speranza. E oggi vogliamo partire da una domanda che ne apre molte di più. Perché tornare a camminare fra Perugia e Assisi? E perché farlo di notte, fra il 23 e il 24 febbraio, a un anno preciso dall’invasione russa dell’Ucraina? Sin dalla sua origine nel 1961 la marcia della pace, nelle intenzioni del suo inventore Aldo Capitini intendeva spezzare il clima di odio e di contrapposizione cosi forte in quegli anni. La Marcia introduceva un imprevisto, uno scarto, un’occasione per pensare qualcosa di nuovo e aprire un varco al dialogo. Camminare, farlo insieme a tanti altri, è un modo per essere e mostrarsi pacifici, aperti al confronto e per testimoniare, anche con la fatica, che c’è una possibilità diversa alle armi. E a camminare nella notte tra il 23 e 24 febbraio c’eravamo anche noi.

Ha una forte valenza sociale Ca’ d’inverno, la struttura gestita dal Samaritano – Caritas Veronese con la Comunità dei Giovani che accoglie senza fissa dimora malati o appena dimessi dagli ospedali. Una possibilità di riparo e di accoglienza per chi si ritrova a vivere in strada nel pieno dell’inverno, magari dopo un periodo di degenza in ospedale.

E ora andiamo in Puglia dove l’Accademia di Belle Arti di Bari è pioniera di un innovativo progetto di inclusione sociale e didattica per gli studenti più fragili. Un’iniziativa che mostra come lo studio, anche a livello universitario, è una possibilità non solo per qualcuno.

L’approfondimento ci porta in Liguria. Lo spazio – nell’ospedale di Lavagna – è stato intitolato a Luca Rosa, giovane che durante il percorso della sua malattia aveva espresso il desiderio di contribuire alla ricerca sui tumori. Grazie all’aiuto dei familiari, sono stati raccolti e donati i fondi per realizzare questo spazio, ora a disposizione del personale della Asl.



Redazione - 10 Marzo 2023