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A Riccione il rilascio della tartaruga Arianna, curata dopo la cattura

Era stata catturata accidentalmente dalle reti a strascico di un peschereccio il 9 luglio scorso. Il ricovero all’ospedale delle tartarughe di Riccione, in questo caso, fortunatamente non è durato a lungo, perché su Arianna, Caretta caretta con un carapace di 70 centimetri i volontari e operatori della Fondazione Ceatecea non hanno evidenziato particolari problematiche. E così dopo poco più di un mese in vasca, in cui si è ripresa dalla shock della cattura, la tartaruga è potuta tornare a casa, nel suo mare. Il tempo di convalescenza ha permesso di scoprire i suoi gusti. Arianna, infatti, come molte tartarughe adulte, si è “specializzata” nelle sue abitudini alimentari e predilige nutrirsi di crostacei: al Centro di Recupero durante la sua degenza hanno scoperto che è ghiotta di granchi blu, la specie aliena che da qualche tempo è diventato un problema per il mare. Al sorgere del sole, con una scenografia naturale di tutto rispetto, Arianna ha ripreso il largo, senza nessuna fretta con diverse pause lungo il percorso dalla tinozza al mare, come una vera diva sotto lo sguardo dei tanti presenti, che l’hanno riempita di foto e video. Circa 200, infatti, i “mattinieri” che hanno assistito al suo ritorno alla vita in Adriatico, incoraggiandola e osservandola fino a quando si è immersa in acqua.



23 Agosto 2024