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Aumenta l’uso del crack in Regione, polemica sulle pipette gratis

Sono più di 2.288 i consumatori di crack assistiti dai servizi in Emilia-Romagna nel 2024. E se nel 2023 erano oltre 400 in meno andando indietro al 2010 il calo è addirittura del 95%. E’ quanto emerso in una audizione in commissione regionale. 529 i consumatori di crack assistiti dai servizi delle tre province romagnole, il dato più alto, davanti a Bologna con 486, Reggio 348 e Parma 342. Il fenomeno delle dipendenze si conferma in crescita in Regione e soprattutto quello da sostanze stupefacenti (in particolare per la fascia 14-25 anni). Ad accendere il dibattito è stato, come prevedibile, la polemica sulla distribuzione di pipe sicure per il consumo di crack. Una polemica sterile, ha detto l’assessore alla Sanità Massimo Fabi cercando di smorzare i toni dello scontro ideologico mettendo al primo posto l’aiuto delle persone che stanno vivendo condizioni di vulnerabilità e l’obiettivo di contenere i rischi per la salute individuale e collettiva (minimizzando la diffusione di malattie tra i tossicodipendenti) e al contempo favorendo l’accesso ai servizi. Ma la minoranza di centro desta non la pensa così: distribuire pipe da crack non ha alcun fondamento, evidenziano i consiglieri, da San Patrignano si ribadisce che non c’è letteratura scientifica sulla riduzione del danno e poi è singolare utilizzare questo sistema per agganciare i consumatori quando ci sono altri modi più efficaci



27 Ottobre 2025